Emma Capogrossi, coordinatrice della Commissione Immigrazione e Servizi Sociali di Anci Marche ha partecipato, delegata dalla Presidente Mancinelli, alla riunione tra Regione Marche, Prefetture Marche e Anci Marche per emergenza profughi Ucraini.

L’incontro si è svolto  in videoconferenza con la partecipazione per la Regione Marche dall’Assessore Aguzzi e dai vertici della Protezione Civile, dalle Prefetture delle Marche (Prefetto di Ancona Pellos, Prefetto di Fermo Filippi, Prefetto di Ascoli Piceno De Rogatis, Viceprefetto Vicario di Pesaro e Urbino Milan e Viceprefetto Vicario di Macerata D’Amico) e dall’Anci Marche rappresentata dall’Ass. Capogrossi per affrontare congiuntamente i vari aspetti organizzativi connessi all’arrivo di profughi ucraini nel territorio marchigiano.

Preso atto della circostanza che, fino ad ora, gli arrivi sono graduali e sporadici e organizzati da familiari e conoscenti, le esigenze logistiche da affrontare sono legate soprattutto agli aspetti sanitari, alla regolarizzazione della presenza dei profughi per i permessi di soggiorno, alle esigenze abitative e ai sostegni economici.

Per l’esame dei flussi dei profughi, i quali sono legati all’evolversi del conflitto in atto, è stato costituito, tra gli enti rappresentati nella riunione odierna, un coordinamento per la gestione dell’emergenza ed è stato convenuto quanto segue.

Gli Enti Locali potranno segnalare tempestivamente alle autorità di P.S. e alle Autorità sanitarie (Servizio Igiene e Sanità Pubblica delle Aree Vaste della regione) la presenza nei propri territori di cittadini ucraini pervenuti a seguito del conflitto.

In ottemperanza a quanto stabilito dalle autorità statali, ai profughi sarà rilasciato un permesso di soggiorno con validità per alcuni mesi.

Il Sistema sanitario della Regione Marche diramerà specifiche istruzioni per l’assistenza sanitaria del caso.

La Regione Marche valuterà l’utilizzo dell’Hotel Covid, per il quale era stata prevista la chiusura il 31 marzo p.v., per la quarantena dei profughi in questione.

La stessa Amministrazione darà avvio ad un censimento delle Strutture Abitative di Emergenza (SAE) già utilizzate per il ricovero dei terremotati del sisma del 2016, disponibili in quanto libere da destinare, se necessarie, all’accoglienza dei profughi.

È stato altresì ribadita la possibilità di utilizzo di strutture CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) gestite dalle Prefetture e SAI (Sistema di Accoglienza ed Integrazione) gestite dagli Enti locali, destinate ai richiedenti protezione internazionale, come disposto dal D.L. 28 febbraio u.s. n. 16.

Il coordinamento regionale resta in stretto contatto con il Sistema Nazionale di Protezione Civile, con il Ministero dell’Interno e il Ministero della Salute per l’adeguamento degli aspetti organizzativo-logistici legati all’accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra.

“Come sempre la macchina della solidarietà in tutte le emergenze si muove con compattezza ed efficienza – ha detto la Presidente Mancinelli – e, anche in questa circostanza così drammatica, i comuni delle Marche si faranno trovare pronti per dare il supporto necessario a sostenere la popolazione ucraina in fuga”.