ANCONA – In merito agli esposti che il Codacons depositerà alle Procure della Repubblica delle Marche per le zone colpite dal maltempo, Mario Andrenacci, presidente dell’Anci Marche ha dichiarato quanto segue:

Noi amministratori siamo sempre stati vicini alle popolazioni colpite dalla violenta ondata di maltempo che ha interessato la nostra regione. Siamo perfettamente consapevoli del fatto che gli enti locali e la protezione civile hanno la responsabilità di prevenire situazioni di pericolo per gli abitanti e di mettere in sicurezza tutte le zone a rischio, come sottolineato dal Codacons, ma è anche necessario sottolineare che quello che si è verificato nei giorni scorsi è un evento del tutto eccezionale, che non si verificava da oltre 40 anni e che in poche ore ha visto cadere oltre 200 millimetri di pioggia, oltre al fatto che alcune scelte di pianificazione territoriale sono state fatte da diversi anni se non secoli. Fenomeni naturali che si verificano in maniera sempre più violenta, caratterizzati anche da forti venti e mareggiate, che hanno messo a dura prova coste, coltivazioni e abitazioni di centinaia di persone. Ormai da molti anni noi amministratori abbiamo attuato e rafforzato la cultura della pianificazione territoriale, puntando su progetti e politiche eco-sostenibili capaci di coniugare in maniera egregia il rispetto per l’ambiente, l’innovazione e la crescita delle nostre realtà urbane. Una eco-sostenibilità che vogliamo far diventare cultura diffusa e stile di vita dei cittadini, al pari di altri principi come la libertà e la democrazia. Un impegno forte, quello finalizzato allo sviluppo della nostra realtà locale, portato avanti con determinazione nonostante la scarsissima disponibilità di risorse e la continua diminuzione dei trasferimenti statali agli enti locali. Abbiamo sempre lavorato – ha aggiunto – in stretta sinergia con le istituzioni come la Regione e la Provincia, e per il futuro dobbiamo continuare a farlo con sempre maggiore convinzione, oltre che con la protezione civile, la cui  finalità è proprio quella di creare un fronte comune in grado di prevenire e affrontare nel migliore dei modi le emergenze ambientali che periodicamente si verificano. Non vogliamo quindi essere crocefissi per quanto accaduto, abbiamo infatti agito cercando di fare il meglio per la sicurezza della popolazione. Gli errori che eventualmente abbiamo commesso non sono stati certamente voluti e, senza ombra di dubbio, ci serviranno per non ripeterli più in futuro”.

Ancona – 5 Marzo 2011