ANCONA – Come la transizione digitale influisce e potrà migliorare la gestione delle emergenze è il tema che verrà approfondito nel corso della mattinata organizzata da Anci Marche e Università Politecnica delle Marche con il patrocinio degli Ordini professionali tecnici in programma venerdì 19 aprile dalle ore 9 nell’Aula Magna della Facoltà di Agraria.

Il titolo è proprio “Emergenza e transizione digitale” a significare il legame che va implementato per ottenere una risposta più efficace ed efficiente grazie all’adozione dei più moderni aggiornamenti tecnici. Gli argomenti sviluppati con la presenza di illustri ospiti e studiosi si riferiscono alle quattro attività̀ in cui si articola la gestione del rischio nel nostro Paese: previsione, prevenzione, emergenza, post-emergenza e ricostruzione.

Dopo l’apertura lavori e i saluti istituzionali ai quali si aggiungerà anche in videocollegamento anche Fabrizio Curcio Capo del Dipartimento di Protezione Civile sono previsti una serie di contributi tecnici che aiuteranno a capire quanto i sistemi digitali influiscono nella gestione e superamento delle emergenze e come la ricerca si sta muovendo.

Gli interventi di accademici, infatti, consentiranno di ampliare la conoscenza sugli strumenti utili per comunicare le situazioni di rischio potenziale o in atto tra gli operatori del sistema di protezione civile e tra questi e la popolazione, avvalendosi di strumenti tecnologicamente evoluti;

Seguirà una tavola rotonda dedicata a “Emergenze e Prevenzione” da considerarsi due facce della stessa moneta, illustrando sia come funziona l’attività̀ di previsione e prevenzione dei rischi, sia il ripristino e la ricostruzione post-emergenziale rispetto a due distinte situazioni calamitose, quella del rischio idraulico/idrogeologico e del rischio sismico. Seguiranno gli interventi dei presidenti degli Ordini professionali tecnici e quello dell’On. Lucia Albano, Sottosegretario al Ministero di Economia e Finanza. Le conclusioni saranno affidate al prof. Marco d’Orazio, Pro-Rettore dell’Università Politecnica delle Marche