ANCONA – Stabilizzazione del personale; compensazione per il minor gettito IMU; proroga delle procedure semplificate per la ricostruzione pubblica e privata per ulteriori 5 anni; ammissibilità al finanziamento dei costi per l’acquisto e l’urbanizzazione delle aree destinate alla delocalizzazione di edifici pubblici e scuole; impignorabilità delle risorse provenienti dal fondo per la ricostruzione delle aree dal Sisma Centro Italia; scorporo delle spese straordinarie sostenute per scongiurare il Dissesto Finanziario degli Enti Locali; rifinanziamento del fondo di 35 milioni già esaurito istituito come contributo in conto capitale alle imprese per investimenti nei territori dei comuni colpiti con priorità per le imprese che hanno subito danni per effetto degli eventi sismici; proseguimento della Zona Franca Urbana per almeno ulteriori 5 anni; estensione della possibilità di istituire una ZES per l’area Appenninica; inclusione dell’area del cratere nelle aree ammesse a beneficiare dell’esonero dal versamento dei contributi pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro.

 

Ecco i principali capitoli del pacchetto di emendamenti messi a punto dal Coordinamento interregionale delle Anci regionali di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo e dai membri della cabina di regia col contributo prezioso del Commissario alla Ricostruzione Legnini ed in sinergia con le 4 Regioni e con gli uffici di Anci nazionale, inviato alla Commissione Bilancio e ai Parlamentari eletti nelle regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo.

 

«Siamo ad uno snodo fondamentale – ha detto Valeria Mancinelli a nome anche dei colleghi delle altre Anci regionali – e, come abbiamo già avuto modo di dire al Premier Conte e al Governo lo scorso settembre nel corso dell’incontro avuto a Roma, le modifiche normative richieste, condivise e approvate all’unanimità da tutti i Comuni, le Anci regionali, le Amministrazioni Regionali delle 4 Regioni colpite dal Sisma 2016 di concerto col Commissario Legnini, occorre che il pacchetto di emendamenti così come presentato venga approvato«. «Occorre che la politica faccia la propria parte e si arrivi all’approvazione per archiviare un periodo di incertezze durato 4 anni e consentire finalmente di avviare in maniera concreta e vera la ricostruzione dotandoci degli strumenti normativi e finanziari indispensabili a che ciò avvenga«

 

«Il lavoro di individuazione delle concrete necessità, quello di confronto, di sintesi, di raccordo, di redazione è stato enorme – ha aggiunto – e ha coinvolto tutti i soggetti che hanno lavorato fianco a fianco al di là delle appartenenze politiche«. «Manca l’ultimo passo« – sintetizza la Presidente Mancinelli. «La storia ci giudicherà, come amministratori pubblici, per quello che saremo stati in grado di fare per l’entroterra del Centro-Italia, ciascuno per la propria fetta di competenze e responsabilità« – ha concluso.