ANCONA – Augusto Curti, sindaco di Force e presidente del Cal è stato nominato coordinatore dei piccoli comuni di Anci Marche dall’assemblea Assemblea Regionale Piccoli Comuni e Unioni. Succede a Roberto De Angelis, già sindaco di Cossignano (AP). “Ringrazio i colleghi per la fiducia e il presidente Mangialardi per aver proposto la mia candidatura” – ha detto Curti che riunirà il coordinamento in tempi brevissimi per definire le priorità. “Nei primissimi posti – ha aggiunto – deve restare il tema della ricostruzione anche se i piccoli comuni hanno tante necessità che attendono risposte”.

All’assemblea ha partecipato anche Luca Ceriscioli, Presidente della giunta regionale che ha sottolineato “il grande impegno dell’Anci come interlocutore istituzionale puntuale e competente. Oggi salutiamo Roberto De Angelis che ha dimostrato grandi capacità e sono certo che anche il nuovo coordinatore regionale saprà contribuire a portare le istanze per mantenere quella collaborazione istituzionale che è indispensabile”.

All’assemblea ha partecipato Massimo Castelli, Coordinatore Nazionale dei Piccoli Comuni e Sindaco di Cerignale (PC). “Il Presidente Ciampi diceva che “l’Italia è un paese fatta di paesi” – ha detto Castelli – e quindi il tema delle esigenze dei 5.505 piccoli comuni su 8.000 deve essere centrale”. “Ci tengo a sottolineare – ha detto – che posso testimoniare l’impegno di Anci Marche nel tema del terremoto sui tavoli nazionali. Il tema è che la politica nazionale deve decidere cosa fare delle aree alle spalle delle grandi città perché se non si ricostruisce la comunità per chi facciamo le opere? Sono contro la riduzione del numero di parlamentari perché altrimenti i piccoli territori non avrebbero più rappresentanza, sono invece per rivedere le indennità rispetto alle responsabilità che ci si assume. Il campanilismo va bene se si usa il campanile per salirci in cima e guardare lontano. Se si sta seduti all’ombra non si cresce e non si sviluppano i territori e il paese. Tra i temi emersi nel dibattito, quindi, anche “che non si parla mai del fatto che il sindaco, indipendentemente dalle dimensioni e dal numero di abitanti, ha grandi responsabilità, enormi.

Il programma ha previsto anche l’intervento di Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona, che ha sottolineato “il ruolo dell’Anci e la necessità di far pesare di più il governo locale nelle scelte nazionali che fanno il nostro destino” e di Guido Castelli, Presidente dell’Ifel che ha sottolineato “come l’assemblea nazionale del 5 luglio a Gornate Olona (VA) sia la sede per discutere del tema dell’autonomia di cui si sta tornando finalmente a parlare”. Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche, ha presieduto l’assemblea ha ribadito il concetto di parlare a voce unica “anche per evitare pasticci tipo quello dell’approvazione delle norme di modifica del Codice Appalti contenute nel Decreto Sbloccantieri appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale che non può applicarsi ai Comuni del cratere o la battaglia vinta grazie all’impegno di Anci Marche per l’indennizzo da corrispondere ai comuni del cratere che doveva essere considerato al netto degli indennizzi assicurativi perché, diversamente, si sarebbe andati a penalizzare quei sindaci virtuosi che avevano stipulato polizze per tutelarsi in caso di eventi calamitosi come quelli che purtroppo hanno ferito oltre 130 comuni del centro Italia, per la gran parte marchigiani”.

Il coordinamento regionale è composto dai sindaci di: “Force (Augusto Curti coordinatore), Mergo, Polverigi, Monte Roberto, Serra De’ Conti, Genga, Lunano (Mauro Dini, vice coordinatore), Borgo Pace, Gradara, San Costanzo, Frontone, Appignano del Tronto, Montedinove, Pievetorina, Apiro, Appignano, Bolognola, Belmonte Piceno, Monsampietro Morico, Smerillo, Cossignano (vice sindaco).

Ecco la relazione del coordinatore uscente Roberto De Angelis

 

Ancona, 22 giugno 2019