Le terre vicino la mia Ascoli sono diventate luoghi di crolli e di morte, sorde e buie al calare della notte. Il sonno interrotto all improvviso da un boato lacerante, le continue peggiori notizie che arrivavano, non le dimenticheró mai.

La tristezza e le lacrime che hanno cosparso il volto di ognuno di noi in questi giorni, devono lasciare spazio alla speranza di ricostruire. Nonostante le tante fratture sociali che attraversano il nostro paese, in queste ore abbiamo visto un’Italia stupenda. Abbiamo visto ragazzi partire di notte per andare a scavare a mani nude già dai primi minuti successivi alle 3:36, giovani di movimenti ed associazioni che si sono uniti ed hanno dato il loro contributo nella raccolta di materiale per i terremotati e lo faranno anche nei prossimi mesi, giovani che hanno dato assistenza nel triste giorno dei funerali di stato.  Tutto ciò, mi da’ la certezza che nelle prossime settimane e mesi, saremo in tanti a continuare a fare la nostra parte. Ed in particolare lo saranno i giovani amministratori, ai quali sento il dovere di esprimere la mia più sentita gratitudine. Non si sono mai tirati indietro dall’aiutare il prossimo ne’ lo saranno nei giorni che verranno.  Grazie alla loro passione per la propria terra, i borghi devastati saranno in grado di tornare a vivere. Una speranza che diventerà certezza. Di una cosa sono convinto: la sfida della ricostruzione passerà attraverso i giovani amministratori, ed è per questo che dobbiamo essere coscienti della sfida che avremo davanti.

ameli_mangialardiE la ricostruzione non potrà prescindere dalla riattivazione di tutti i legami sociali distrutti dal terremoto. Dare una struttura sociale vuol dire dare nuova vita a quelle terre. Sarà questo il loro primo compito. Poi toccherà alla ricostruzione vera, senza new town o abitazioni che isolino dalla propria terra i cittadini colpiti dal sisma. Nei prossimi mesi ed anni ci sarà un enorme bisogno di mantenere alta l’attenzione mediatica su quanto accaduto, e dall’ANCI ci si aspetta un impegno anche in questo senso. Concentriamo ora il nostro impegno nella raccolta fondi che anche ANCI ha messo in atto (Iban IT27A 06230 03202 000056748129), indicando come causale “Emergenza terremoto Centro Italia”. Attualmente è questo il modo migliore per aiutare chi è in difficoltà. Ed è il modo migliore per poter continuare a credere nel futuro.